DESCRIZIONE DEL CORSO
Attraverso il ricorso alle fonti, si declinerà un quadro generale degli elementi che hanno qualificato la prassi organistica nei secoli xvi-xviii. Particolare rilevo verrà dato alle tecniche di elaborazione estemporanea direttamente connesse con la prassi liturgica storica in ambito sia cattolico (basso seguente e prassi alternatim) che protestante (pratica del corale).
Il repertorio classico (caratterizzato dalle forme tipiche come il ricercare, la canzone, la fantasia, l’intonazione, ecc.) verrà considerato come impronta di questo approccio ovvero come dizionario di soluzioni e stilemi che hanno caratterizzato storicamente la prassi organistica.
I annualità
Pratica alla tastiera di alcune delle principali procedure di elaborazione: contrappunto improvvisato su Cantus Firmus, bicinia, pratiìca della diminuzione secondo modelli desunti dalla prassi didattica di area italiana (Dirutta, Antegnati, Banchieri).
II annualità
Continuazione e approfondimento delle tecniche affrontate nella prima annualità. Pratica alla tastiera di alcune forme classiche: intonazione, toccata, fantasia, versetto secondo i modelli desunti dalle fonti secentesce italiane
III annualità
Pratica del basso seguente secondo i modelli di A. Banchieri e B. Pasquini. Continuazione e approfondimento delle forme studiate nella seconda annualità. Studio di alcuni brani del repertorio tastieristico secentesco italianio (ricercari, toccate, fantasie, etc.)
ESAME
Per ciascuna annualità il candidato dovrà dare prova di ave acquisito una sufficiente autonomia di gestione delle forme e delle tecniche di elaborazione studiate. Il candidato potrà inoltre eseguire una scelta di brani di repertorio tra quelli affontati durante il corso.
FONTI DI RIFERIMENTO